TAPPA SESSANTAQUATTRO Lido la Riviera – Lenzi
Dovevo spiegarvi il motivo per cui scriverò io, giusto? Fatto! Non avete ancora capito? Guardate meglio la foto… mi chiama Furbo ma lui mica è scemo. Il Timoniere si è cosi preso 2 settimane di ferie insieme alla nuova camperista (infortunata) Chicca. Non sarò certo ai livelli di Leo il Profeta, e nemmeno di quell’ingrato di mio fratello, ma proverò lo stesso a intrattenervi un po’. Spero tanto che il mio Prof di italiano segua il nostro diario di bordo, così può accertarsi del mio svolgimento dei compiti estivi.
Partiamo carichi di energie la mattina, puntando a fare il maggior numero di chilometri per poi fermarci e andare a recuperare Chicca, che nel frattempo viaggia in piedi su un treno senza aria condizionata; qui deve per forza esserci vero amore. Il vento tira contrario ma ci regala anche un bello spettacolo: decine di kite-surf si destreggiano in mare facendo salti di oltre 2 metri, sbeffeggiandoci per nostra lentezza.
Con 21 km alle spalle, intervallati da una rapida pausa pranzo, corriamo alla stazione di Amantea in attesa della Timoniera. Come avrete bene inteso qui a MammaVado il Lui dà il soprannome alla Lei.
Giulio decide di sfruttare Davide per l’ultima volta, commissionandogli un set fotografico che manco Mccurry ha mai fatto in tutta la sua carriera.
Io e Davide decidiamo di lasciare un po’ di spazio ai cuccioloni appena riuniti, e così ci imbattiamo in una bancarella che offre le più variegate capigliature “a base” di treccine. Il gioco è presto fatto, e dopo un po’ di stupore da parte di Giulio che a distanza di un’ora si è ritrovato Allen Iverson al posto mio, rintaniamo in camper, con la speranza di fare sogni profumatissimi. Eravamo parcheggiati di fianco a un depuratore.
Lorenzo
MAMMA VADO IN KAYAK