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TAPPA SESSANTACINQUE  Lenzi – Amantea

I treni sfreccianti a 3 metri da noi ci risvegliano dai nostri “sogni profumati”.
Davide si auto-accompagna alla stazione, portando con se l’infortunata. Noi ci imbarchiamo e puntiamo dritti ad Amantea.
Oggi vorrei parlarvi del concetto di distanza visto dal mio punto di vista.
Arthur Schopenhauer diceva: “La lontananza, che rimpicciolisce gli oggetti all’occhio, li ingrandisce al pensiero.” È un po’ quello che accade ogni giorno sulla nostra Simona; che manchino 2, 5 o 10 chilometri l’obiettivo riusciamo a vederlo e ciò che vedi ti sembra sempre vicino e facile da raggiungere. E allora remi, remi, remi, alzi lo sguardo e sembra che non ti sei mosso.
Ma questi 2 mesi mi hanno svelato un segreto; se al posto di puntare dritto all’obiettivo ti giri verso la costa, noterai con piacere che ti stai muovendo e metro per metro stai osservando tutte le coste del tuo paese. E così senza quasi accorgertene divori chilometri, sfamando poco alla volta tutta la distanza.
Arrivati ad Amantea non ci resta che accogliere il nostro camperista sognatore Matteo, di cui parleremo meglio lunedì prossimo. Intanto il paese ospitante l’ha accolto verso mezzanotte con fuochi d’artificio. E anche oggi, ci riposiamo bene domani.
Lorenzo

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