MENU CHIUDI
tramonto abruzzo

TAPPA SEDICI  Pineto – Francavilla al Mare

Mattinata abbastanza regolare: sveglia sonora non richiesta alle 6:30, sveglia fisica non richiesta: Giulio che mi picchietta in faccia. Apro gli occhi e capisco che qualora dovessimo passare un controllo dell’igene sarebbe solo grazie a cospicue mazzette.
Io da buon “servo della causa” mi alzo tra un acciacco e l’altro, Giulio è già carico dell’oro che il mattino ha in bocca, ma c’è un furbetto tra noi. Lorenzino, la volpe, inizia a lamentare dei sospetti dolori “addominali” non curabili tramite classiche sedute in bagno. Così Lorenzo, il genio, si appresta ad un’autodiagnosi piuttosto rischiosa: “appendicite!”
“Si, certo, dormicite! Bello, dillo che vuoi prolungare la pennichella” lo incalzo io, ma Giulio sbianca un pò, si mette le mani nei fianchi e si allontana; chiama improbabili primari di gastroenterologia e torna col sorriso:”Si! É un caso acuto di dormicite!”. Lorenzo é smascherato. Regge ancora un pò il gioco ma poi deve incamminarsi per pagaiare borbottando “dolori acutissimi”. Ora mentre scrivo, spergiura che erano dolori veri.
Bene, ora sono solo e il matrimonio come tutti sappiamo é un dare e avere e questa volta devo dare io, visto che il camper non ha fatto capricci ultimamente; e do tutto quello che una fidanzata amorevole vorrebbe dopo un pò che si sta insieme: una fede al dito! In questo caso l’eterna prova si traduce in un check up completo: riempire l’acqua, scaricare le acque grigie e la vera prova di fede: le acque scure, ovvero la cacca!
Non mi dilungherò, sappiate solo che il prete ha sancito l’unione con bacio annesso.
Arriva la pausa pranzo e noi mangiamo nella meravigliosa strada statale che attraversa Pescara. Eggià, spostiamo a mano una macchina parcheggiata senza freno ne frizione, alzando il livello di sospetto della proprietaria che quando arriva percepisce il misfatto. Fortunatamente non capisce bene cosa sia successo all’auto, io so solo che tornerà a casa sentendosi un pochino più vecchia e distratta. Poi cuciniamo in riva all’asfalto. Pasta e scarico di macchine. L’ASL approva.
Alla sera invece arrivo a Francavilla e quei due buoni a nulla ma capaci di tutto mi raggiungono poco dopo accompagnati da un tramonto incandescente alle spalle. Mi giro per vedere se c’è la macchina da presa dietro di me ma non la trovo, questo perché non é un film ma lo spettacolo della natura.
Lo spettacolo non ci abbandona nenanche durante la cena lungo mare dove pian piano il sole dà il cambio alla luna.
Poi spegniamo le candele e ritorniamo a dormire nel camper che continua a mostrare l’attestato di bocciatura da parte della sanità pubblica.

Leo

MAMMA VADO IN KAYAK

mappa 16