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Eupolia

TAPPA NOVANTASETTE E OTTO  San Vincenzo – Vada – Livorno

Negli anni ‘60 e ‘70, Volkswagen modello T2 diveniva un simbolo, l’emblema di un movimento giovanile. Yoghi è nettamente più giovane, è un Ducato allestito Laika del 1983, porta un elegante targa nera con lettere e numeri bianchi. È però ugualmente colorato e ambisce allo stesso modo a divenire l’essenza di un movimento. Anzi, che dico, Yoghi già è arrivato, già rappresenta in tutto e per tutto lo spirito di MammaVado.
Yoghi è stato il rifugio sicuro per una ventina di camperisti, un ecosistema semplice ma affascinante, l’eccezione ad ogni normativa igienica Asl ma soprattutto un luogo di incontro. Yoghi rappresenta l’ospitalità di un ambiente che accoglie con curiosità le storie che lo attraversano, dal camperista sognatore a quel giramondo di Angelo. Proprio nel giorno del cambio del testimone colgo l’occasione di ringraziare tutti i visitatori di questa casa mobile. I fratelli Vinciguerra, dopo aver innalzato il selvaggio livello di spirito di sopravvivenza, se ne vanno lasciando spazio a Yari ed Elia. Il primo è il padre di Eupolia (che cosa sarà mai?!), il secondo un matto scatenato.

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