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isola d'elba

TAPPA NOVANTACINQUE E SEI  Castiglione della Pescaia – Prato Ranieri – San Vincenzo

C’è un tratto dì Toscana che si affaccia su un’isola. Tolti i giorni nei quali il cielo è limpidissimo, l’Elba osservata dalla terra ferma non è altro che una macchia bluastra avvolta in un manto opaco.

Ecco, ci siamo, finalmente la carovana di MammaVado è giunta di fronte a quest’isola. Ad essere precisi, più che un arrivo, questo è un ritorno. 
In qualche modo la paternità dello stravagante progetto appartiene a questo frammento di terra toscana.

Quella del mare è, azzardiamola, una specie di vocazione. A giugno dello scorso anno iniziai, nel tentativo di rispondere a questo richiamo, a corteggiare l’oceano. Chiunque abbia letto Novecento di Baricco almeno una volta, ha immaginato la sensazione di vedere l’America da una nave. Taglio molto corto: io la immagino come un qualcosa che ti toglie il fiato. Per questo decisi di inviare un curriculum per una posizione aperta a bordo transatlantico. Mi risposero che in quella posizione non potevano considerare persone senza esperienza in mare. Abbassai il tiro e ri-applicai come garzone ricevendo la medesima risposta. Tentai una terza volta chiedendo di poter fare il piccolo, ovvero l’aiuto garzone. Anche in questo caso venni rifiutato. Per rocambolesche – col senno di poi fortunate – coincidenze, finii comunque nelle acque del mar Tirreno ma a bordo di un kayak.

Dirimpetto all’isola d’Elba getto un’occhiata veloce quanto basta ad emozionarsi. Grazie squad:
Michele Incerto, Virginia Pedretti, Chicca.

MAMMA VADO IN KAYAK

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