TAPPA CINQUANTATRE Catanzaro Lido – Badolato Marina
Mi trovavo poco oltre i monti Urali, confine fisico tra il continente asiatico e quello europeo. Appena rientrato da una cena tranquilla con Lydia, un’amica russa, mi stesi sul letto dell’ostello e… “bibip!”.
Avete presente il momento in cui Harry, il maghetto più famoso al mondo, diventa amico di Hermione?! È il primo anno, Hogwarts li ospita da tempo entrambi ma non riescono a digerirsi vicendevolmente. Lui è troppo preso nel giudicare lei come perfettina, lei troppo severa per tollerare l’esuberanza di lui. Poi arriva un troll e, come per magia (argomento spesso ricorrente nel libro), nasce un’amicizia.
Quel “bibip” di ormai due anni fa è stato per me, ne più ne meno come un troll. Un messaggio di Cecilia, non lungo, non costruito, non dovuto e soprattutto: inaspettato. Cecilia, la signorina Granger del mio corso, la prima della classe. Wow. No dico Cecilia! Lei, quasi sempre impeccabile, sicura di se, spesso fredda nei miei confronti. Lessi e rilessi quel messaggio, era tanto onesto quanto storicamente perfetto. Non nascose quanto le stessi antipatico in passato, ma seppe per prima andare oltre presentandomi un lato di lei finora nascosto. Ne nacque un’amicizia.
Simone: “..allora quando arrivate vi offro qualcosa..”
Cecilia: “Giulio nel caso non te lo ricordassi, Simone è Genovese!”
Io: “Ceci stai insinuando che io non sappia da dove viene Simo (ebbeno no non lo sapevo) o semplicemente mi vuoi disilludere ricordandomi che sia appunto genovese?!”
Ridiamo tutti insieme, io, Chiara, Cecilia e Simone. Prima di chiudere la telefonata Cecilia osserva senza, come il solito, sbagliare: “La vita è ingiusta o forse più semplicemente siamo stati noi un po’ ingiusti l’uno con l’altra. Quando, al Poli, ci si poteva vedere ogni giorno, eravamo noi a non poterci vedere. Ora non ci resta che una buffa amicizia telefonica”.
Falso Ceci, tu impara a fare la mejo amatriciana de Roma, che io appena posso, passerò ad assaggiarla!
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