TAPPA CINQUANTASETTE Gruda – Melito di Porto Salvo
Oggi è il Furbo che vi parla.
È sabato, è la ventinovesima settimana dell’anno e siamo nel mese di luglio. Ecco, per la prima volta mi rendo conto in che periodo mi trovo. Qui a MammaVado la cognizione del tempo è dettata da altre unità di misura, quali l’alternarsi dei camperisti, le regioni incontrate e il numero di tappe.
È bello sapere che “va via un camperista e ne arriva un altro”, mi da un senso di avanzamento, mi motiva. Ma questo è per me un cambio camperista particolare.
Sono legato ad Alessia (da oggi la Furbetta) da un rapporto bellissimo, lo banalizzerei mettendolo per iscritto, quindi non lo farò.
Mi sveglio, e ancora mezzo assonnato sento i discorsi dei miei “coinquilini” che stanno organizzando il viaggio di ritorno. Viaggio di ritorno? Il cuore accelera e divento di colpo piu lucido: se ne vanno oggi?
I miei occhi erano procinti a esplodere proprio come la sera prima ma mi son trattenuto. Ci siamo subito gettati in mare, che ha voluto essere empatico nei miei confronti e dopo giorni di corrente ostile l’abbiamo trovato accogliente e gentile. E così, dopo 23km infilati tutti la mattina, ho potuto passare l’ultimo, bellissimo, pomeriggio di questa settimana.
Cari lettori, permettetemi di darvi un consiglio, benché sia forse banale e scontato. Se siete in vacanza e manca un giorno al ritorno, se fra una settimana ricomincia il lavoro, oppure se fra poche ora se ne va una persona che sposta gli equilibri della vostra vita solo sorridendo, non sprecate quel giorno, quella settimana o quelle poche ore a rimpiangere i bei momenti passati ma godetevi al massimo il tempo rimasto. E ricordatevi che una vacanza non sarebbe piacevole quanto tale se non fosse preceduta dal lavoro.
Ecco, il momento è arrivato e appena salutati Alessia e Maurizio mi sono subito concentrato su quello che attualmente è il mio lavoro: arrivare a Genova. Solo li, la potrò rivedere. E passare altre splendide vacanze con lei.
Lorenzo
MAMMA VADO IN KAYAK